Sejmik

Sejmik
Sejmik in una chiesa di Jean-Pierre Norblin de La Gourdaine

Sejmik (pronuncia polacca: [ˈsɛjmʲik], diminutivo di sejm, occasionalmente tradotto come dietina;[1] lituano: seimelis) fu il nome di vari parlamenti locali durante tutta la storia della Polonia. I primi sejmik erano assemble regionali nel Regno di Polonia, anche se acquisirono significativamente più influenza nell'era successiva della Confederazione polacco-lituana. I sejmik sorsero intorno alla fine del XIV e all'inizio del XV secolo ed esistettero fino alla fine della Confederazione nel 1795, in seguito alle spartizioni della Confederazione stessa. In forma limitata, alcuni sejmik esistettero nella Polonia spartita, e in seguito nella Seconda Repubblica di Polonia. Nella Polonia moderna, a partire dal 1999, il termine è stato fatto rivivere con il sejmik del voivodato (sejmik województwa), riferito al consiglio eletto di ciascuno dei 16 voivodati.

Le competenze dei sejmik variavano nel corso del tempo, e c'erano anche differenze geografiche. Spesso, numerosi tipi diversi di sejmik coesistevano nella stessa struttura di governo. Quasi sempre presieduti dal maresciallo del sejmik, i sejmik potevano spesso eleggere delegati al sejm nazionale, e talvolta potevano dare loro istruzioni vincolanti. I sejmik raggiunsero il culmine della loro importanza alla svolta del XVIII secolo, quando soppiantaromo effettivamente l'inefficiente sejm nazionale.

  1. ^ Daniel Stone, The Polish-Lithuanian state, 1386–1795, University of Washington Press, 2001, p. 77, ISBN 978-0-295-98093-5. URL consultato il 23 febbraio 2012.

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